Sfatare un mito
Ciò che viene chiamato comunemente “virus”, in realtà si tratta fondamentalmente di particelle dei batteri e cellule morte, perciò una “tossina” inerte che il nostro corpo scarta attraverso i vari pori in un processo NATURALE. Fine!
Hai bisogno della scienza per comprendere ciò che avviene naturalmente? Adesso lo spiego scientificamente!
I virus sono resti di materiale vivente che provengono dai frammenti cellulari (apoptosi cellulare). Perciò, i virus essendo dei resti/scarti delle cellule in apoptosi, cioè residuo inerte di cellule esauste, si possono trovare in tutte le persone, sane e malate.
I virus non si muovono e non si riproducono (non si possono autoriprodurre nemmeno all’interno del corpo), in quanto è la cellula che, quando muore, li crea attraverso il disgregamento dei mitocondri. Essa, ormai disgregata, libera nei liquidi del corpo queste particelle inerti, che sono provenienti dal disfacimento del DNA/RNA contenuto nei mitocondri delle cellule stesse o di quelle dei batteri, producendo nel corpo sempre più frammenti. Milioni e milioni di particelle, che vengono chiamate impropriamente “virus”, formano una “distribuzione” che viene scambiata per la “riproduzione” virale. Questa distribuzione dannosa di particelle delle cellule morte (apoptosi), crea nei tessuti dell’organismo i malanni del corpo (intossicazione, infiammazione etc., fino alla morte dell’individuo) attraverso la loro circolazione e deposizione nel sangue, nelle purine e nel sistema linfatico. Infatti, nel malato sono molto presenti e si possono riscontrare appunto nelle analisi del sangue dei malati. Ciò che crea l’ammassarsi o il depositarsi di queste particelle inerti “virus”, sono date dall’incapacità del corpo di espellerle.
Cosa succede nell’individuo sano
In un individuo sano queste sostanze virali/virus, non vengono immunitariamente compromesse, cioè vengono velocemente veicolate dal sistema immunitario per essere eliminate dalle normali vie e funzioni dei vari sistemi emuntori senza che il corpo crei nessun anticorpo.
Cosa succede nell’individuo immunodepresso (vaccinato od assuntore di farmaci)
Negli immunodepressi, individui vaccinati da qualsiasi vaccino o individui che assumono farmaci, le vie emuntorie non funzionano bene perché intasate, specie la via linfatica.
I più importanti apparati fisiologici sono l’emuntorio renale, l’emuntorio intestinale, l’emuntorio cutaneo e l’emuntorio polmonare, che hanno tutti la funzione di eliminare dall’interno dell’organismo i prodotti catabolici e di rifiuto. Pertanto, queste particelle/virus vengono depositate nei linfonodi e/o nei grassi dei tessuti, rimanendo inerti in essi pur essendo tossine, anche per tutta la vita, generando in via indiretta una supplementare intossicazione linfatica che impedisce al corpo di liberarsi dalle tossine e quindi ritrovarsi con malattie gravi a qualsiasi età.
Sintesi dell’ammalamento
L’ammalamento è dovuto solamente ad intossicazioni dei liquidi del corpo che determinano infiammazioni dei tessuti e quindi stress ossidativo cellulare, che se non controllato od eliminato/ridotto, producono qualsiasi malattia.
Nessuno è colpito dal virus che è SOLO sostanza inerte, invece ci si ammala facilmente nei cambi di stagione per alterazioni ioniche e termiche dell’atmosfera che modifica la ionizzazione dei liquidi corporei, che se molto alterati il corpo si resetta per eliminare le infiammazioni latenti, generando la febbre che deve uscire dalla pelle e MAI va bloccata assumendo farmaci.
Le tossine dovrebbero essere veicolate nel sistema linfatico ed eliminate dalle vie emuntorie, ma se il soggetto è compromesso da uno sregolato stile di vita malsano o assume sostanze farmaceutiche (come ad esempio un vaccinato), il ciclo regolare di eliminazione/riparazione non avviene, e l’ammalamento si protrae nel tempo con solo due vie di uscita: la guarigione o la morte del malato.
TRATTO DA: https://mednat.news/cure_natur/virus.htm
Soluzione
La normalità è un corpo sano! Pertanto, un corpo con problemi o mal funzionante è un corpo non sano. Quindi, la soluzione è ristabilire il processo naturale del nostro organismo. Uno dei primi passi da adottare è smetterla di prendere farmaci chimici (compresi i cibi che ne contengono) e smetterla con i vaccini, cioè smettere di essere immunodepressi. Iniziare ad essere umani, accettando e prendendosi le proprie responsabilità per la vita, sana o malata, che ognuno si è scelto di percorrere.
Dovete capire che il nostro corpo è una macchina perfetta, non ha bisogno del nostro intervento è una credenza che ci è stata inculcata da secoli. Bisogna iniziare a mangiare sano e fare una vita serena e in armonia con la Natura. Sempre se si vuole vivere in salute.
Ognuno di noi è il guaritore di se stesso! Non esiste nessuno al mondo che sappia e si interessi più di se stesso!
Se nel 2020 credete ancora che l’attuale sistema sanitario si adoperi per curare i malati, non capite che è uno specchietto per le allodole e dovrete reincarnarvi su questo “piano esistenziale” per almeno un altra volta con le stesse modalità di sofferenza fino a che non capirete di trattare con “cura” il vostro tempio. Mi dispiace per voi, come si suol dire “ritenta sarai più fortunato” e “riparti dal via”.
Il virus di Martinus Willem Beijerinck
Il termine virus fu nominato per la prima volta dal botanico olandese Martinus Willem Beijerinck. Su Wikipedia si legge:
“Nel 1898, usando esperimenti di filtrazione su foglie di tabacco infette, riuscì a dimostrare che il mosaico del tabacco è causato da un agente infettivo di dimensioni inferiori a quelle di un batterio. Beijerinck chiama tali agenti “virus”, particelle subcellulari capaci di riprodursi infettando una cellula ospite“.
Analizziamo brevemente com’è andata realmente e analizziamo ciò che ha osservato e cosa avrebbe potuto scrivere se avesse avuto una mente un po più aperta. Perché da questo insignificante avvenimento deriva tutto l’inganno perpetrato nel corso dei 122 anni ad oggi della parola “virus”.
- Ha osservato un agente infettivo di dimensioni inferiori a quelle di un batterio. Ovvio, osservava semplicemente le piccole particelle dovute alla disgregazione del batterio o della cellula, in relazione alla sua stessa morte. Perciò, essendo parte di esso/a, le particelle inerti che si disgregano dal batterio/cellula sono obbligatoriamente di dimensioni inferiori.
- Ha osservato particelle subcellulari capaci di riprodursi infettando una cellula ospite. Ovvio, osservava il continuo disgregarsi del batterio o della cellula, trattandosi semplicemente del disfacimento dell’intero batterio/cellula dovuto ancora dalla sua morte. Ciò che lui chiama capacità di riproduzione, era l’avanzare del disfacimento del batterio/cellula, ed essendo parte di esso/a non infettava nessuna cellula ospite ma era parte integrante della stessa cellula ormai morta.
- Ciò che ha osservato su una foglia di tabacco è stato confermato anche per batteri e cellule degli altri esseri viventi, senza che nessuno battesse ciglio.
A tal proposito, per chi ancora è scettico di questa rivelata Verità, invito chiunque a non accettare questo scritto e verificare ogni riferimento con consapevolezza e mente aperta. Inoltre, invito ognuno di questi scettici a presentarmi una foto REALE dei fantomatici virus, che non sia un’immagine CGI (Immagini Generate al Computer).